L’opera, di non mastodontiche proporzioni (274 pagine) nonostante l’obiettivo prefissato, rientra nell’ampio filone dei saggi di scienza e tecnica e ha il grande pregio di essere fruibile non solo dagli addetti ai lavori, ma ad un pubblico il più generale e ampio possibile, grazie ad uno stile chiaro ed efficace e ad un registro semplice e lineare, che ci permette di parlare semplicemente anche dei misteri dei buchi nei e dei Wormholes. La narrazione scorre perciò via in maniera docile, attraverso l’analisi delle varie teorie che riguardano l’evoluzione del cosmo.
Ma chi è Fulvio Gagliardi? L’autore è un ingegnere aeronautico/missilistico nato a Napoli. Dopo gli anni dell’adolescenza passati nel capoluogo partenopeo, si è trasferito prima a Roma e successivamente, dal 1990, a Udine, dove tuttora risiede. Nel suo palmares, oltre alla specialistica in Francia, ci sono gli incarichi di direttore tecnico del Reparto Sperimentale di Volo dell’Ami, la ricerca nel settore dei velivoli Tornado, AMX ed Eurofighter, il ruolo di membro del fluidodynamic panel dell’AGARD e della Commissione Tecnica del RAI (Registro Aeronautico) e le mansioni di direttore generale di aziende sempre nel settore aeronautico. Insomma, un bagaglio di esperienze che lo rende tra i massimi esperti in materia di cosmo e universo.
Dalla sua penna sono nati già diversi saggi e volumi di grande interesse, tra i quali citiamo “Il tempo è compiuto”, “Sogno e realtà”, “Quadhaf – Vicende sventurate di un pianeta parallelo” e “L’Italia di Gheddafi” (tutti editi dalla BookSprint Edizioni) che, appunto, spaziano dal romanzo alla storia vera, nel tentativo di comprendere appieno i grandi misteri della natura e della storia umana.